Motivazioni scandalose!


“Il nominativo del giocatore Doni ricorre frequentemente nelle indagini effettuate dalla Procura Federale, ed in particolare con riguardo alle sue abituali frequentazioni con soggetti coinvolti nel presente giudizio”.
Questo è uno dei passaggi determinanti delle motivazioni della sentenza calcistica a carico di Cristiano Doni (squalificato per tre anni e sei mesi). 
“Le indagini della Procura federale riportano senza incertezze e senza possibilità di equivoci, collegamenti del Doni con Erodiani, Parlato e Gervasoni (Parlato fu lo scommettitore, ex tesserato Federcalcio, che parlò di soldi in arrivo da Bergamo al casello autostradale di Parma in merito ad Atalanta-Piacenza, nel marzo 2011). E l’oggetto dell’intesa – proseguono i giudici – è facilmente individuabile, dalle intercettazioni telefoniche, nella partita ricordata. Ed ancora, non può seriamente escludersi l’interessamento del Doni in tale intesa. E’ ben vero che il Doni in sede di interrogatorio ha escluso qualsivoglia partecipazione alla "combine", ma nel riferire i fatti ha pur sempre confermato la conoscenza dei soggetti più volte menzionati pur escludendo qualsiasi suo intervento nell’illecito concordamento. In definitiva, il convincimento che deriva dalla relazione della Procura Federale risulta non superabile”.


Siccome Doni conosceva da tempo certi soggetti (in un passaggio precedente la Corte cita anche Santoni), non poteva non essere coinvolto nella combine: sembra questo il ragionamento alla base della sentenza. Le motivazioni proseguono infatti così: “Dall’indagine dell’Organo federale requirente, tra l’altro, sono emersi "rapporti di consolidata conoscenza fra gli interlocutori; l’affidamento insorto in questi ultimi sulle informazioni attese o ricevute; la reciprocità delle informazioni richieste; l’assoluta inverosimiglianza o contraddittorietà delle giustificazioni fornite dai soggetti esaminati nel corso delle indagini. Questi sono tutti elementi gravi, palesi e concordanti, in ordine all’illiceità di molte delle condotte in esame e che consentono di escludere una qualsivoglia verosimile ricostruzione alternativa dei fatti oggetto di indagini".

Già di per sé queste "motivazioni" fanno accapponare la pelle per la totale mancanza di logica giuridica... Si danno per scontato cose non vere: "Doni frequenta gli altri personaggi coinvolti". Ma dove? ma quando? Agli atti non c’è una prova, una intercettazione o un sms (le basi per condannare una persona) che lo colleghi a nessuno e questi scrivono "lui li frequenta".  
Siccome l’italiano è difficile e spiegare il nulla è impossibile, chi scrive infila nel testo l’unica verità di tutto il documento: “sta di fatto che non può contestarsi la compartecipazione di Doni all’andamento di Atalanta – Piacenza”. Come come come? Anche un mentecatto, leggendo questa frase direbbe: lo condannano per Atalanta – Piacenza e me lo motivano scrivendo che non possono contestargli di aver partecipato all’andamento della gara? Uno che ha fatto 2 gol non partecipa e lo ritieni colpevole? 


“Le indagini della Procura Federale riportano senza incertezze e senza possibilità di equivoci i collegamenti del Doni con Erodiani, Parlato e Gervasoni”. Anche questo è falso.

Andatevi a rivedere le agenzie ANSA del 15 giugno 2011, ore 19.10 e quella del 22 giugno 2011, ore 20.48.


15 giugno 2011, ore 19.10, agenzia ANSA
"CALCIOSCOMMESSE: PARLATO, PRESI DA SANTONI 40 MILA EURO
Sono l'ex giocatore Gianfranco Parlato, il commercialista Francesco Giannone e il medico-dentisa Marco Pirani a raccontare piu' diffusamente la presunta combine in occasione di Atalanta-Piacenza, oggetto dell'inchiesta della procura

di Cremona sulle partite truccate. Con una precisazione: nessuno di loro, raccontano, ha mai avuto rapporti con il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, che non conoscono, ma solo con Antonio Santoni, preparatore dei portieri del Ravenna, amico del calciatore nerazzurro."


22 giugno 2011, ore 20.48, agenzia ANSA
"Parla ERODIANI dopo 5 ore di interrogatorio a CREMONA
Erodiani è anche tornato su quell'Atalanta-Piacenza, il primo dei match oggetto delle attenzioni del gruppo, di cui aveva abbondantemente parlato nei suoi interrogatori precedenti, ma non su un possibile ruolo del capitano della squadra bergamasca, Cristiano Doni che il titolare di agenzie di scommesse ha ribadito di non conoscere."





Il legale di Paoloni ha confermato come il suo assistito non abbia mai riferito di conoscere Doni (e l’avvocato Pino ha ribadito come non ci sia nessun verbale agli atti datato 11 luglio 2011 che dica quanto scritto nelle motivazioni).


L’unico personaggio con cui Cristiano Doni aveva rapporti era Nicola Santoni. Lo sanno tutti: erano soci nel bagno di Cervia. Oggi, 5 ottobre 2011 avrebbe dovuto esserci la perizia irripetibile sull’i-phone di Santoni. Avrebbe: infatti è confermato che la perizia non avverrà ed è stata rinviata a data da destinarsi. Motivi tecnici. Capito? Prima la annunciano da Cremona, poi senza uscire sui giornali la rinviano. 
Aggiungiamo un dettaglio: Doni e il suo avvocato, per questa perizia, non avevano nominato alcun perito. Perché non temono nulla. Il cellulare dell’unico uomo che Doni conosce viene controllato e lui non teme niente a tal punto da non nominare nessun perito. 


Nella parte dove spiegano l’assoluzione di Manfredini dicono che “Si ribadisce, infatti, che se è pur vero che l’assoluzione del Manfredini potrebbe, ad un superficiale esame, indurre a ritenere che la responsabilità oggettiva debba essere proporzionalmente compressa, in realtà la gravità del comportamento del calciatore Doni è comunque tale da convincere, operando le opportune compensazioni, circa la congruità della misura della sanzione inflitta in primo grado”. 
Palazzi ci ha spiegato che il conto matematico portava a quota 7 punti di penalizzazione. Poi ridotti a 6. 
Ora ci dicono che è superficiale pensare di togliere punti perché Manfredini è stato assolto. Quindi Palazzi dice stupidate? Spiegatecelo, perché se dice stupidate non si capisce come mai la stessa Corte Federale lo considera quando accusa, ma lo smentisce quando si contano i punti portando motivazioni prive di qualsiasi riferimento oggettivo e smentite dai verbali degli stessi protagonisti. 

Penso che non ci sia più nulla da aggiungere. Aspetto che Doni sia scagionato, all'Atalanta ridano 6 punti e ci chiedano scusa! 





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