Le due "persone" che "vedete" qui in alto sono due allenatori, ma non due allenatori qualunque, come tanti altri: sono due allenatori di una squadra di pulcini del 2002, bambini di 9 anni; quindi, innanzi tutto, dovrebbero essere anche (o soprattutto) due educatori.
La parola educare deriva dal latino e-ducere e significa condurre fuori; quindi due educatori dovrebbero essere in grado di "tirar fuori" nei bambini dei valori.
Ormai è due anni che mi imbatto in queste due "persone". Già l'anno scorso avevano dato prova del loro livello educativo "accusando" la squadra avversaria di avere un "pubblico di merda" (testuali parole... la causa? incitare i propri bambini...) e litigando animosamente (uno dei due era pure "direttore di gara") apostrofando con parolacce e minacce (al cospetto dei bambini stessi, terrorizzati e allibiti...) il mister avversario.
Ultimamente, poi, ho vissuto in prima persona il loro modo di comportarsi in campo: continue proteste e lamentele, non solo verso l'arbitro per falli fischiati... a proprio favore (vi lascio immaginare quelli contro), ma anche verso gli stessi bambini della squadra "avversaria" (forse sarebbe più giusto scrivere "nemica"), rei di "dare calci agli avversari", il tutto condito da un atteggiamento borioso, di esseri superiori.
Mi posso immaginare l'educazione che i bambini acquisiscono stando a contatto con soggetti del genere: lamentarsi diventa un imperativo, qualsiasi cosa succeda, perché "bisogna vincere a tutti i costi". E se si fa presente la cosa ("Guarda che c'è il mister che pensa a parlare, tu resta tranquillo in panchina"), subito il brillante educatore interviene: "Lasciami stare il bambino, non ti permettere!... Ma da dove salta fuori questo cretino?!".
Affidereste vostro figlio a due "persone" così?
Commenti
Posta un commento