Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."
La noma prevede una procedura complessa e articolata per poter modificare il testo della costituzione. Questo sistema ha lo scopo di garantire e di proteggere il nostro ordinamento democratico. Infatti i membri dell'assemblea costituente avevano vissuto l'esperienza del regime fascista ed avevano assistito allo svuotamento delle norme contenute nello statuto albertino, poste a tutela delle libertà fondamentali dei cittadini, e alla loro sostituzione con leggi ordinarie autoritarie e antidemocratiche. Il timore che si potesse ripetere una simile esperienza spinse i costituenti ad adottare un diverso tipo di costituzione, non più flessibile come lo statuto albertino, ma rigida.
In tal modo si affermò la supremazia della costituzione su tutte le altre leggi e si sancì la sua immodificabilità con le leggi ordinarie del parlamento.
Tuttavia la consapevolezza che negli anni potevano rivelarsi necessari dei cambiamenti, ha indotto l'assemblea costituente a prevedere un complesso procedimento di revisione descritto dall'articolo 138. Questo sistema è circondato da numerose garanzie, come le doppie votazioni del parlamento, la necessità della maggioranza assoluta, che richiede l'appoggio anche delle opposizioni, ed il referendum popolare. Grazie a questi strumenti sono impediti colpi di mano da parte delle forze politiche di maggioranza al governo, in grado di compromettere il nostro ordinamento democratico.
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