Stamattina mi è capitata una cosa spiacevole: ho letto la Repubblica.
Lo stava leggendo un ragazzo seduto accanto a me in autobus e incuriosito gli ho chiesto se poteva prestarmelo un attimo: "Magari scrivono qualcosa di obiettivo, magari dall'ultima volta (anni fa) che l'ho aperto è cambiato qualcosa".
Lo stava leggendo un ragazzo seduto accanto a me in autobus e incuriosito gli ho chiesto se poteva prestarmelo un attimo: "Magari scrivono qualcosa di obiettivo, magari dall'ultima volta (anni fa) che l'ho aperto è cambiato qualcosa".
Speranza vana. Ma come si
fa a leggere Repubblica e pensare di "informarsi"? Lo dico
soprattutto per tutte quelle persone che si ritengono "intellettuali di
sinistra". Ma non vi basta un'occhiata per capire che è un giornale che vi
dice solo "Il PD è bello e dovete votarlo e tutto il resto fa
schifo"?
Cliccate sulle pagine: si
passa da un Epifani sorridente che dà speranza, ad un Renzi addirittura
chiamato amichevolmente "Matteo", ad una Merkel che dà una pacca al
nostro Presidente del Consiglio che ha mentito in diretta tv all'Italia, e si
arriva a Beppe Grillo (che è andato a difendere
un diritto di tutti chiedendo una Rai libera dalla politica)
che invade, urla, insulta tutti... se non fossi un deputato M5S e non
conoscessi la verità dall'interno, dopo queste "letture" mi
verrebbero dei dubbi.
Mi rivolgo al ragazzo, e
sembra nutrire dei dubbi anche lui. Gli parlo degli F35, della legge
elettorale, delle motivazioni dell'ostruzionismo di 53 ore in aula, della
protesta del tetto e della raccolta firme. Mi dice che tante cose non le
sapeva e mi
chiede perché non le comunichiamo ai giornali. Gli dico che mandiamo
comunicati, facciamo interviste ogni giorno ma quasi
mai lasciano uscire le nostre dichiarazioni. Ha detto che un
suo amico glielo diceva di seguirci su Facebook ma
lui...non ha molto tempo. Gli ho suggerito di trovarlo, il tempo, perché abbiamo
bisogno di tutti i ragazzi onesti e volenterosi d'Italia.
Poveri noi, 67mo posto per la libertà di informazione. SALVIAMOCI.
Poveri noi, 67mo posto per la libertà di informazione. SALVIAMOCI.
Giuseppe Brescia, portavoce M5S Camera dei Deputati
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