L'estate sta finendo


Siete tornati dalle vacanze, cui ci aveva invitato ad andare stando sereni e tranquilli il nostro adorato premier? Bene. 
Eccovi un piccolo riassunto di quanto è avvenuto in queste settimane.

Eravamo rimasti ai proclami e alle slide della conferenza stampa con cui Renzi inaugurava il suo miracoloso corso: nell'arco di 4-5 mesi, la società italiana sarebbe stata rivoluzionata da uno che era rock, che girava con la giacca alla Fonzie, a differenza del lento ed inefficace Letta, troppo ingessato, troppo istituzionale per ridare slancio all'Italia, per riconsegnare la speranza al Paese.

Scopriamo che esiste un nuovo problema tutto italiano: l'"annuncite", che diviene una malattia e dalla quale il Matteo nazionale vuol prudentemente vaccinarsi: per un po' non ci saranno altre conferenze stampa. Pare che l'uso di tweettare invece proseguirà...

Scopriamo che le riforme epocali (quella della scuola su tutte) sono diventate timidi "annunci di linee guida", cui seguiranno due mesi di dibattito.

Leggiamo come l'economista Boeri smonti i peana che Renzi, moderno Narciso, rivolgeva a se stesso sulla straordinaria efficacia del Decreto Poletti in termini di incremento dell'occupazione. 

Baffino D'Alema riconosce che i risultati ottenuti dall'esecutivo non sono "soddisfacenti".

Scopriamo che lo Sblocca Italia permetterà di trivellare un po' dappertutto i nostri mari, ma anche i nostri suoli, per estrarre petrolio, palesando un'evidente preferenza per l'economia inquinante e corrotta, oltre che anacronistica, del fossile.

Fassina (quello del "Fassina chi?" per capirci) propone alla Camera di abolire l'obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione dopo che lui stesso aveva votato per metterci questo cappio al collo ad aprile del 2012.


E, da ultimo, a L'Aquila crollano i balconi delle case costruite per le new town volute da Berlusconi e Bertolaso. 

L'estate sta finendo, benvenuti in Italia.

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