Rifiuti, la secessione a 5 Stelle di Vimercate



Scissione della giunta grillina dal consorzio che riunisce sessanta Comuni della Brianza con la regia pd Il sindaco Sartini: perplessità sul progetto per lo smaltimento e no all’inceneritore. I dem: scelta autoritaria
Lo dice senza mezzi termini, il sindaco grillino di Vimercate Francesco Sartini. E il tono è deciso: «Siamo pronti a rivoluzionare la gestione dei rifiuti in città. E a dire addio al Consorzio a cui Vimercate aderisce da decenni». Il motivo? «Ovvio, a causa dell’inceneritore di Desio, con cui non vogliamo aver nulla a che fare».
Una storia lunga: da 43 anni Vimercate smaltisce i rifiuti insieme ad altri sessanta Comuni della zona, che si sono riuniti in una società pubblica, Cem Ambiente Spa; erano partiti col sacco nero, ora sono tra i paesi più ricicloni d’Italia. Ma da qualche mese il Pd di Monza e Brianza sta portando avanti un progetto: visto che sono due le più importanti società partecipate che in Brianza gestiscono i rifiuti, Cem Ambiente (per i Comuni dell’est) e Bea (nell’ovest), l’idea è di fonderle «per unire buone pratiche, abbassare i costi e lavorare in modo omogeneo in tutta la Brianza.
Il Pd ha avviato un percorso per gestire totalmente nel pubblico il ciclo dei rifiuti ed evitare che un servizio così importante venga svolto con la logica del profitto come avviene nel privato con conseguenze che possono sconfinare nell’illecito come già avvenuto in Provincia», spiega il vicepresidente provinciale con delega alle società partecipate Roberto Invernizzi. Ma a Desio è in funzione un inceneritore e i grillini vimercatesi e lombardi non lo vogliono: "perché non crediamo in questo modo di smaltire i rifiuti e abbiamo molte perplessità ambientali e gestionali sull'impianto di Desio" chiarisce Sartini. Che lo dice da tempo, ma ora è passato alle vie di fatto. "Ho presentato un ordine del giorno per l'assemblea dei sindaci di Cem in cui chiedo formalmente se si farà la fusione con Bea. Se mi risponderanno di sì ce ne andremo".
Dato che il progetto è targato Pd, lo scontro si prospetta anche politico. "E' un passo indietro – commenta il segretario provinciale pd Pietro Virtuani – rispetto a buone pratiche costruite da decenni sul territorio, insieme. Mi chiedo poi se quella di Vimercate è davvero una scelta che arriva dal basso, se i Cinque Stelle hanno chiesto il parere dei cittadini o se hanno deciso i politici".
Sartini comunque si sta già muovendo: "Se ci sarà la fusione e usciremo da Cem, per i cittadini non ci saranno scossoni – assicura –, i tempi di transizione saranno adeguati e tenderemo a mantenere lo stesso sistema, che in generale apprezziamo. Tecnicamente potremmo passare ad una gestione diretta, o appaltare il servizio o entrare in un'altra società".
Leila Codecasa, Corriere della Sera (Milano) 4 ottobre 2016

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