Cosa sono le nanoparticelle?



Il modo più folle per liberarsi dai rifiuti? Bruciarli!
Perché qualsiasi combustione provoca la formazione di micro (grandi un milionesimo di metro) e nano (grandi un miliardesimo di metro) particelle. Più piccole esse sono e più sono patogeniche, cioè in grado di generare malattie. Ed è proprio la migliore tecnologia disponibile oggi negli inceneritori che permette la formazione di polveri sempre più sottili.


Le nanoparticelle vengono espulse dagli inceneritori (e da tutte le altre strutture che effettuano processi ad alte temperature che prevedono la combustione) ricadendo al suolo in un ordine che dipende dalla loro grandezza. Più grandi sono le particelle prima cadono, andando a contaminare la terra ed inquinare le falde acquifere; viceversa le più piccole rimangono sospese in aria per giorni. Sono proprio queste ultime a danneggiarci maggiormente, in quanto possono essere respirate, finiscono quindi in profondità nei bronchi, nei polmoni ed infine nel sangue e nel fegato facilitando la nascita del cancro.

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