L’analisi epidemiologica “octroyée"


E venne il giorno dell’analisi epidemiologica “octroyée”! Quasi come fosse un “monarca illuminato”, oggi il direttore generale di #Italcementi annuncia, per mezzo del “suo quasi” house organ [tenuto conto dello spazio che concede alle “veline” dell’azienda e di quanto, di contro, pubblica dei numerosi Comunicati dei piccoli comitati di cittadini, sostenuti solo da 10.000 firme di abitanti del posto] che concederà uno “studio sulla salute”  [vedi qui l’articolo].
Non si sa bene ancora quale metodo verrà utilizzato. A Trezzo sull’Adda, qualche anno fa ne venne utilizzato uno che fu paragonato da un sindaco del posto (di professione medico): “E’ come se per voler uccidere una zanzara avessero utilizzato un cannone”.
I comitati di cittadini chiedono a gran voce, da quasi due anni ormai, che venga effettuata un’analisi epidemiologica con metodo Crosignani (bada ben, tipologia mai menzionata in alcun articolo comparso in oltre due anni). Si accettano scommesse che verrà utilizzato un altro protocollo ;-)
La “concessione” verso il territorio, di cui “si accoglie la richiesta” probabilmente è una mossa “politica, nel tentativo di cercare di recuperare un minimo di “credibilità popolare” dopo l’annuncio dei ricorso al TAR, che comunque non viene ritirato “per una questione di principio”, ci fan sapere.
Ma, come canta J-AX, “mettiamo i puntini sulle i” e andiamo con ordine:

  1. l'analisi epidemiologica l’hanno chiesta i Comitati #ReteRifiutiZeroLombardia e #LaNostraAria, presentando la richiesta, sottoscritta da 10.000 cittadini del territorio, alla Provincia, che l’ha fatta propria  [vedi qui l’articolo]; ; le amministrazioni comunali, per ora, non si sono ancora mosse in modo ufficiale;
  2. il #CSS (Combustibile Solido Secondario) che si andrà a bruciare per 110 mila tonnellate all’anno, non è propriamente “quella parte di rifiuti che rimane residua dalla raccolta differenziata”: è un fantastico “cocktail” di plastica, gomme e pneumatici ben tritati, tutto materiale riciclabile;
  3. i “limiti delle emissioni sono più bassi”: dipende di quali emissioni stiamo parlando, non certamente, immaginiamo, di #metallipesanti (come cromo, piombo, arsenico e mercurio) e #diossine;
  4. il dottor Rizzo dimentica di dire che gli inceneritori hanno limiti emissivi ben 9 volte più bassi rispetto a quelli che sono ammessi per i cementifici; non mi piacciono per nulla, ma qualche filtro in più ce l’hanno;
  5. per “capire la correlazione causa- effetto con certi fenomeni” basterebbe effettuare una analisi epidemiologica con metodo #Crosignani, con studi su casi critici geo-referenziati: garantirebbero risultati scientificamente certi al 100%, ma su questo argomento, scusate se ci ripetiamo, ci siamo già permessi una scommessa poco sopra.

#NonBruciamoIlNostroFuturo

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