«I rifiuti non esistono». È il grido di battaglia
dell’ultima frontiera del volontariato nata in Bergamasca, lanciata qualche
anno fa a Brembate e ora diffusa anche fuori provincia. Un piccolo e combattivo
gruppo di persone si mette e disposizione durante le feste estive per
differenziare ogni singolo rifiuto prodotto. Tutti i cestini vengono sigillati
per obbligare le persone a riversare tutto in un punto prestabilito chiamato
“EcoPoint”, dove i volontari lavorano incessantemente. Tutto viene separato e
differenziato: residuo di cibo, plastica, posate. Alla fine non rimane nulla. I
rifiuti scompaiono. «Differenziamo tutto - spiega Giorgio Elitropi, tra i
promotori dell’iniziativa -. Il secco residuo che rimane nel sacco nero è
pochissimo. Da tre anni siamo alla festa dell’oratorio e di San Vittore a
Brembate, lavoriamo anche con gli scout e siamo arrivati fino a Vimercate dove
abbiamo prestato servizio alla serata di raccolta fondi per le popolazioni
terremotate. Abbiamo allestito l’Ecopoint anche a Ghisalba, alla festa
provinciale del Movimento 5 Stelle, da sempre sensibile al tema della gestione
dei rifiuti». Oltre al risultato tangibile del lavoro nelle singole serate,
l’obiettivo è la sensibilizzazione: «Soprattutto la sensibilizzazione -
continua Elitropi -. Abbiamo perfino studiato un quiz chiamato “dove lo butto?”
per cercare di insegnare ai cittadini dove vanno gettati determinati rifiuti.
Le risposte sorprendono: molti scoprono di aver differenziato per anni in modo
sbagliato. Ci dovrebbe essere più informazione e disponibilità all’ascolto. Noi
ci impegniamo anche per questo, perché non bastano gli obblighi, serve anche la
consapevolezza di contribuire a migliorare l’ambiente e anche la salute». I
volontari dell’Ecopoint sono “tifosi” della tariffa puntuale. «Certamente, per
noi è la strada che le amministrazioni devono seguire - spiega Elitropi -.
Comuni che avevano una percentuale di differenziata del 60% sono passato al
90%. Incentivare le persone è la strategia vincente e i risultati si vedono. Io
a Brembate, dove non c’è la tariffa puntuale, pago 300 euro l’anno e metto il
sacco nero una volta ogni due mesi perché a casa differenzio tutto. Chi separa
male i rifiuti paga come me: non credo sia equo».
Dopo due articoli "digitali" (qui e qui) sempre grazie a Isaia Invernizzi l'Ecopoint è sbarcato sull'edizione cartacea de L'Eco di Bergamo!
L'articolo sopra riportato è comparso mercoledì 15 novembre in una doppia "paginona" dedicata al "problema" dei rifiuti: accanto agli #inceneritori (ahimè chiamati ancora termovalorizzatori), alla raccolta differenziata e alle fototrappole per combattere l'abbandono dei rifiuti, ha trovato spazio anche la nostra attività, nata alcuni anni fa nella bergamasca dopo una serata passata ad ascoltare Marco Migliorati, "ideatore" degli #Ecopoint: un modo di fare la raccolta differenziata nelle feste, unendo al momento manuale (riempire correttamente i vari bidoni) anche un momento formativo e ludico allo stesso tempo (il #ricicloquiz).
In alcuni comuni, alcuni consiglieri comunali e qualche cittadino hanno presentato anche una mozione (o inviato una semplice mail) affinché questo genere di attività venisse presa in considerazione e divenisse obbligatoria durante le sagre e le varie feste di paese (qui un esempio di mozione).
La strada è certamente quella giusta. Ora, come tutte le cose seminate, occorre solo attendere che "germoglino".
L'articolo sopra riportato è comparso mercoledì 15 novembre in una doppia "paginona" dedicata al "problema" dei rifiuti: accanto agli #inceneritori (ahimè chiamati ancora termovalorizzatori), alla raccolta differenziata e alle fototrappole per combattere l'abbandono dei rifiuti, ha trovato spazio anche la nostra attività, nata alcuni anni fa nella bergamasca dopo una serata passata ad ascoltare Marco Migliorati, "ideatore" degli #Ecopoint: un modo di fare la raccolta differenziata nelle feste, unendo al momento manuale (riempire correttamente i vari bidoni) anche un momento formativo e ludico allo stesso tempo (il #ricicloquiz).
In alcuni comuni, alcuni consiglieri comunali e qualche cittadino hanno presentato anche una mozione (o inviato una semplice mail) affinché questo genere di attività venisse presa in considerazione e divenisse obbligatoria durante le sagre e le varie feste di paese (qui un esempio di mozione).
La strada è certamente quella giusta. Ora, come tutte le cose seminate, occorre solo attendere che "germoglino".
#RifiutiZero
L'Eco di Bergamo, 15 novembre 2017 |
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