Ma la colpa delle polveri sottili è sempre e solo delle auto?



Il blocco di tante attività produttive per contrastare il coronavirus ha ridotto molto il traffico, facendo crollare le elevate concentrazioni di ossidi di azoto. Ma, guarda un po', le polveri sottili non sono diminuite: le Pm2,5 restano di gran lunga oltre livelli tollerabili. Eppure, sistematicamente, le politiche regionali e provinciali, nei momenti di massimo inquinamento, hanno sempre utilizzato lo strumento del "limitare il traffico automobilistico" per far tornare i valori a livelli accettabili per la salute umana. Ora, stando così le cose, forse non è solo il traffico il responsabile delle polveri sottili. Ieri Luca Mercalli distribuiva le cause anche agli allevamenti intensivi. Io non dimenticherei di ricordare anche che in Lombardia abbiamo 13 grandi stufe che ogni anno inceneriscono qualche milione di tonnellate di rifiuti. Nell'isola bergamasca e nei territori immediatamente limitrofi, per fare un esempio, ogni giorno da 5 camini (di 4 inceneritori e 1 cementificio) fuoriescono circa 2 milioni di chilogrammi di gas tossici.
Giusto perché qualcuno lo sappia.

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