"Tagliare le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030, raggiungere la neutralità climatica entro il 2050"... Belle parole e promesse impegnative che ci sembrano lontane nel tempo e, soprattutto, nello spazio, come se non ci riguardassero, se fossero destinate agli altri...
I ghiacciai artici si sciolgono? Spariscono quelli delle Alpi? Le temperature aumentano? Il livello dei mari aumenta sempre di più? Ogni tanto ci imbattiamo in qualche temporale un po' forte...vero. E ogni tanto leggiamo di qualche alluvione qua e là... Tra l'altro, l'inquinamento, "grazie" al blocco del Covid, è diminuito del 7% quest'anno... Sembra quindi che abbiamo la coscienza a posto...
Anche perché il venerdì scendiamo in piazza con i ragazzi del FFF, stiamo attenti al verde piantumando alberi (dopo averne tagliati "perché malati"), facciamo la raccolta differenziata (anche se potremmo farla meglio, ma ci accontentiamo di quel 2-3% in più), incentiviamo l'uso delle bici e dei monopattini...
Insomma, se poi costruiamo un parcheggio per auto in un punto della città cui le auto non dovrebbero nemmeno entrare, se proseguiamo nel realizzare progetti assurdi anti economici e anti ambientali (dal TAV alla Bergamo-Treviglio), se continuiamo a bruciare rifiuti per "produrre acqua calda ed energia" da distribuire nella città, invece di riciclarli e avviarli a nuova vita (come si dovrebbe fare in una economia circolare reale), se continuiamo a pensare a come "produrre di più", asfaltando e cementificazione ogni metro quadrato rimasto verde, costruendo maestosi capannoni (che magari tra qualche anno si svuoteranno), se aumentiamo il numero dei voli sopra le nostre teste "perché portano turisti e fanno girare l'economia"...
Tanto, sono "piccole cose"... Che vuoi che sia?
Oppure, a ben guardare, potremmo già noi, nel nostro piccolo, fare qualcosina in più, se davvero avessimo a cuore l'ambiente e il futuro dei nostri figli... Partendo proprio dal non fare queste "piccole cose" (o dal farle meglio)...
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