Tabula rasa sul teleriscaldamento a Bergamo



La prima pagina di oggi 2 giugno, festa della repubblica, del Corriere Bergamo: Carlo Pesenti, da sempre legato a Italcementi e a una quota importante dell'informazione locale, viene nominato Cavaliere del lavoro e, subito sotto, un richiamo ad un esteso articolo posto a pagina 5 in cui si esalta il #teleriscaldamento di #A2A che si sta diffondendo sempre più in città.

Due notizie legate a doppio filo perché la prima spiega in larga parte anche il perché la discussione a Bergamo città (ma anche in provincia) sulla diffusione del teleriscaldamento nella modalità a2a (ovvero sull'utilizzo dell'incenerimento dei rifiuti per distribuire) acqua calda e riscaldamento ad una fetta sempre più cospicua di edifici bergamaschi sia pari allo zero assoluto. Del teleriscaldamento viene a sapere solo ed esclusivamente, appunto, incenso e lodi. L'utilizzo del CSS come combustibile (sia nell'inceneritore di a2a in via Goltara, zona Grumellina, di fronte ad una scuola primaria) sia nei cementifici bergamaschi di Calusco d'Adda (fronte ad un'altra scuola) e a Tavernola Bergamasca viene semplicemente benedetto urbi et orbe: riduzione di CO2 e decarbonizzazione. Punto. Del resto, tipo metalli pesanti, diossine e qualità stessa del cemento prodotto utilizzando CSS per cuocere il clinker si è fatto da anni una bella tabula rasa e nessuno sa nulla. Zero discussioni.
Mi ricorda tanto quel tale che diceva che ripetendo sempre una bugia la gente poi crederà che sia la verità...

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